News & Approfondimenti

La terapia medica dell’obesità

L’obesità è una patologia cronica, con genesi spesso multifattoriale che presenta una gestione terapeutica a volte complessa.
Si caratterizza per un indice di massa corporea (BMI) >30 kg/m2. In base al BMI l’obesità può essere distinta in obesità di I grado (BMI 30-35), di II grado (BMI 35-40) o obesità di III grado (BMI>40).
E’ dimostrato che l’associazione di una dieta a basso contenuto calorico con l’attività fisica comporti in genere un calo ponderale già a breve termine. Tuttavia spesso si assiste anche ad un recupero, negli anni successivi, dei kg persi. L’aggiunta di un trattamento farmacologico migliora questi risultati.
Quindi una terapia farmacologica può essere utile ma presenta precise indicazioni prescrittive. Innanzitutto può essere prescritta solo in caso di:
BMI >30 kg/m2 oppure BMI > 27 kg/m2 con associati fattori di rischio o comorbidità oppure in aggiunta alle modifiche dello stile di vita (dieta ed attività fisica).
La terapia farmacologica va sospesa se nel giro di 16 settimane non si è assistito ad un calo di almeno il 5% del peso corporeo.
I farmaci attualmente disponibili in Italia per l’obesità sono: l’orlistat, il liraglutide e il naltrexone/bupropione.

ORLISTAT
L’orlistat è un inibitore selettivo della lipasi pancreatica. Agisce ostacolando l’assorbimento dei grassi alimentari aumentandone la loro escrezione fecale. I possibili effetti collaterali comprendono: disturbi del tratto gastrointestinale (crampi, flatulenza, feci grasse) e riduzione dell’assorbimento delle vitamina liposolubili (talvolta è necessario supplementare il paziente con le vitamine A, D ed E).

LIRAGLUTIDE
E’ un agonista del recettore del GLP-1 che riduce la sensazione di fame e il desiderio di consumo di cibo. Si somministra per via cutanea alla dose di 3 mg die. Diversi studi hanno dimostrato l’efficacia di liraglutide nel mantenimento del calo ponderale, nel miglioramento e nella prevenzione dell’iperglicemia, nel miglioramento delle apnee notturne e, in alcuni casi anche una riduzione degli eventi cardiovascolari.
Possibili effetti collaterali sono: nausea, vomito, diarrea, stipsi, dispepsia, dolore addominale. E’ segnalato anche un aumento della frequenza cardiaca di 2-3 battiti al minuto, reversibile con la sospensione del farmaco. Controindicato in caso di storia familiare o personale di carcinoma midollare della tiroide o neoplasia endocrina multipla tipo 2 (MEN2), gravidanza, allattamento.

NALTREXONE/BRUPOPIONE
Il naltrexone è un antagonista dei recettori oppioidi micron mentre il brupopione è un debole inibitore della dopamina neuronale e della ricaptazione della norepinefrina. L’associazione somministrata per via orale alla dose massima di 32/360 mg/die è in grado di ridurre l’appetito e di aumentare il dispendio energetico.
Controindicazioni all’utilizzo del farmaco: ipersensibilità nota, ipertensione non controllata, patologie convulsivanti, tumori del SNC, astinenza da alcolici o benzodiazepine, disturbo depressivo bipolare, trattamenti in corso con altri farmaci che contengono naltrexone o brupopione, bulimia o anoressia nervosa con diagnosi attuale o pregressa, terapia cronica con oppiacei o antagonisti degli oppiacei (ad es. metadone) o sindrome acuta di astinenza da oppiacei, somministrazione contemporanea di farmaci inibitori della monoaminossidasi (IMAO), fra l’interruzione del trattamento con IMAO e l’inizio della terapia con naltrexone/brupopione devono trascorrere almeno 14 giorni, grave insufficienza epatica e renale stadio finale.